Viene d'estate, coi primi caldi,
ma anche d'inverno
e pure nei periodi di passaggio,
è una malattia che può colpire in ogni mese dell'anno,
che può venire all'improvviso,
senza che al giorno prima ce ne fosse alcun sentore.
A volte dura mesi,
a volte viene a sprazzi, un giorno sì, e uno no.
E' la solfite.
E' quella oscura e rara malattia che colpisce i cani senza motivo.
Premetto che Keira, a differenza del povero Otto,
è un cane molto fortunato.
Lei durante il giorno non se ne sta a casa da sola,
e neppure relegata in cortile.
Nossignore, lei va in ufficio col suo papà,
dove li raggiungo a mezzogiorno per andare a pranzo o in palestra.
Ma ecco, succede a volte che una forte forma di solfite la contagi...
Avete presente quella scena straziante del film "Hachiko"?
Quella in cui il cagnolone rosso non vuole che Richard Gere vada al lavoro,
perché nel suo cuore sa che sarà colto da infarto,
e in tutti modi cerca di trattenerlo a casa
arrivando pure a portargli la pallina?
Ebbene, la solfite è quella malattia che spinge i cani
a reinterpretare quella scena ma rendendola ancora più drammatica.
Si sollevano sulle due zampe e vi fissano negli occhi piangendo e mugolando,
vi tirano gli orli dei jeans,
vi bloccano completamente l'accesso alla porta col loro corpo,
e se per caso riuscite ad aprire uno spiraglio,
escono sul pianerottolo e si sdraiano con aria decisa irremovibili.
Per nessuna ragione li convincerete a rientrare,
nè con le parole dolci, nè con i rimproveri.
Loro si limiteranno a guardarvi con gli occhi tristi e le orecchie basse,
ma tenaci ed irremovibili come se ne andasse della loro vita
...o della vostra.
Alle prime manifestazioni di questa sindrome chiamata prima "la solfa"
e in seguito "solfite",
ci siamo un po' preoccupati e ci siamo limitati a saltare il pranzo e la palestra
per capire cosa ci fosse di così grave nel nostro uscire,
ma col susseguirsi di queste scene drammatiche
abbiamo deciso di ignorarle.
Al ritorno dal nostro pranzo abbiamo sempre trovato Keira calmissima
e profondamente addormentata.
La solfite non dura molto infatti, solo dalle 11.40 alle 12.30.
Grazie all'orologino che ogni cane ha ben nascosto nella zampetta,
prima ancora che il padrone si sia messo il giubbino,
prima ancora che si sia alzato dalla sedia,
lui è già pronto davanti alla porta,
sbarrandola con aria di sfida.
Capita anche poi che il giorno dopo invece
la solfite non si ripresenti,
che il cane in questione continui a guardarvi tranquillamente dal suo lettino
senza neppure degnarsi di accompagnarvi alla porta..
E' una malattia subdola.
Questa tortina forse sarebbe una delle poche cose capaci di far vacillare un attacco di solfite,
ma vista l'abbondante presenza di latticini, ai cani non è permessa.
Alle persone (non intolleranti al lattosio) sì invece,
e anche ai celiaci.
E' particolarissima per 2 cose:
1) la pasta frolla (della maison Ladurée, mica pizza e fichi!!!) è particolare grazie alla farina di mandorle che le dà carattere. Premetto che non amo i dolci mandorlosi (tipo marzapane e caprese..a eccezione però dei macaron!!!), ma in questo caso il sapore di mandorla è delicato e per nulla fastidioso.
2) la crema.....oh la crema. Una vera rivelazione. Gli appassionati del binomio panna-fragole si ricredano: nulla sta bene come il mascarpone con le fragole!!
Non omettete per nessun motivo la panna: anche se poca da alla crema una consistenza pannosa e morbida eccezionale.
Altro consiglio: attenti! Potreste finirla a cucchiaiate, lasciando la crostata tutta nuda!!
Le fragole...beh..sono fragole.
Per questa ricetta ringrazio vivamente il blog
banana-split, la cui ricetta ho riprodotto senza quasi nessun cambiamento (le farine senza glutine e poco altro), è perfetta così!!
Non potrei dirvi per quanti giorni si mantiene, perché a casa mia non è durata neanche 24h...
Crostata alle fragole e mascarpone (per una teglia da 24cm di diametro)
per la pastafrolla:
- 120g burro
- 70g zucchero a velo (io Zefiro senza glutine)
- 25g farina di mandorle
- 1 pizzico di sale
- qualche semino di vaniglia (io ho usato un po' di estratto)
- 1 uovo
- 200g farina (per me 100g farina di riso e 100g mix Nutrifree)
- 50-60g cioccolato bianco
Lavorare bene il burro in una ciotola con un cucchiaio di legno in modo da ammorbidirlo un po'.
Aggiungere lo zucchero a velo, la farina di mandorle, il sale, la vaniglia, l'uovo e la farina. Amalgamare prima con il cucchiaio e poi con le mani, ma velocemente per non scaldare il burro.
Formare un panetto e lasciarlo riposare in frigo per qualche ora
(io l'ho lasciato tutta la notte).
Finito il riposo stenderlo con un mattarello
( io l'ho dovuto stendere coperto da un foglio di carta forno perché era un po' appiccicoso e continuavano a staccarsi pezzi sul mattarello) e foderare la tortiera (io ne ho usata una a cerniera leggermente imburrata). Bucherellare il fondo con una forchetta e ricoprirlo con un cerchio di carta forno, su cui versare dei legumi secchi per la cottura in bianco.
Cuocere a 170° per circa 20 minuti, poi togliere carta e legumi e continuare la cottura per 6-8 min.
Una volta raffreddata fondere a bagnomaria il cioccolato bianco, e con un pennellino in silicone spennellate il fondo della crostata (in modo che rimanga bella croccante, e non si inzuppi con la crema). Lasciate raffreddare in freezer per 5-10 minuti.
per la crema:
(p.s. queste dosi sono quasi il doppio di quelle che effettivamente servono per la crostata, ma state sicuri che non ve ne avanzerà.)
- 500g di mascarpone fresco
- 60ml panna fresca
- 100g zucchero semolato (nella ricetta originale erano 120, ma non la volevo troppo dolce)
- 2 fogli di gelatina (senza glutine)
Ammollare la gelatina in acqua fredda per 10 min e poi strizzarla bene.
In un pentolino far bollire la panna con lo zucchero. Togliere dal fuoco e unire la gelatina, mescolando bene in modo da scioglierla tutta. Lasciar raffreddare.
In una ciotola ammorbidire bene il mascarpone con un cucchiaio di legno, in modo da renderlo lavorabile. Aggiungere quindi la panna con la gelatina e amalgamare bene.
Non assaggiate o la finirete!!!
infine:
Stendete generosamente la crema sul fondo della crostata e decorare con le fragole.
Le mie fragole, purtroppo, erano quasi tutte marce (sbuff!!) e ho dovuto arrangiarmi con quelle sane...
con questo dolce partecipo al contest
Fragolando di
Italian Passion
e al contest "I love red fruits" di
alvearedelledelizie