martedì 26 febbraio 2013

Requiem per quattro muri

E finalmente domani il tanto atteso trasloco!
Poi basta scatoloni, basta tende, basta scotch....
Basta tutto.
Saremo solo io, la mia famigliola e la casa nuova.

Intanto le ultime ore di caos totale, in cui anche la spesa al supermercato è bandita onde evitare di avere troppa roba in giro.
Così mi mangio la mia cremina di zucchine guardando mio marito che si divora la sua glutinosissima pizza al prosciutto da asporto. E per quanto buona sia la mia cena, un po' da sbavare mi viene...
(chi è celiaco può capire..)
Keira mi capisce, e si unisce sgocciolando allegramente per terra.

Per quanto sia felice di iniziare una nuova vita in un altra casa,
un po' di magone viene al pensiero che,
per quanto mi abbia fatto tribulare ed arrabbiare,
quella non sarà più la mia casa.
Probabilmente sarà abitata da altre persone,
che cammineranno su quel parquet su cui le zampette del mio cane imprimono i loro timbrini ogni volta che piove,
che d'estate staranno in giardino,
quello stesso giardino che fa da sfondo all' header di questo blog.
Useranno la mia cucina, il mio frigo..
O magari no, rimarrà chiusa e vuota in attesa di un compratore...

Fa tristezza a pensarci.
Non sono il tipo di persona che si attacca molto alle cose,
ma questa casa ha significato molto per me:
è stata la prima casa in cui ho convissuto con mio marito,
quella dove sono venuti a prenderci i nostri amici quando ci siamo sposati,
ci abbiamo accolto Keira, e prima di lei il coniglietto Bruscolo.
Ci abbiamo litigato, urlato, fatto pace, riso, preso decisioni,.....
E' triste.
Il bello è che ho iniziato questo post carica ed allegra,
ma il flusso dei pensieri è micidiale, e non sai mai dove ti porterà.
Mi mancheranno quelle quattro pareti.

Sabato e domenica ho già in programma una bella torta per festeggiare la casa nuova,
intanto ho la cucina mezza vuota, e stasera provvederò a vuotarla completamente.
Vi lascio questa bella ricetta fatta qualche mesetto fa per il compleanno di mio padre.
E' molto scenografica con tutte le sue mandorline caramellate, è buonissima, e, cosa assolutamente da non sottovalutare, facile e veloce.
La ricetta originale è di Martha Stewart, riadattata dall'Arabafelice (una vera e propria guru dei dolci), e riadattata da me in versione no glutine.


Torta rovesciata di cioccolato e mandorle al caramello
      per una teglia di 24cm di diametro               (di Martha Stewart)


per il topping:
  • 50 g burro
  • 140 g zucchero di canna grezzo   (la ricetta originale prevede lo zucchero Muscovado, ma io non l'ho ancora trovato dalle mie parti..)
  • 50 g miele   (io d'acacia)
  • Topping prima di aggiungere le mandorle.
  • 150 g mandorle a lamelle
Prendere una tortiera a cerniera foderata di carta forno (o una tortiera in silicone) e versarci prima il burro fuso e poi lo zucchero di canna. Coprire il tutto col miele e infine con le mandorle a lamelle.

(il bello di questa torta è che la caramellatura si forma da sola in forno, citando l'Arabafelice "si fa bella da sola"...)



per la torta:
  • 156 g farina di riso (io Easyglut) (se non siete intolleranti usate pure la normale 00)
  • 45 g cacao amaro senza glutine (io quello Perugina)
  • 113 g burro un po' ammorbidito
  • 150 g zucchero
  • 3 uova grandi
  • 1 cucchiaio bicarbonato
  • 240 g di buttermilk (io ho usato la stessa quantità di yogurt fatto in casa, che rimane piuttosto liquido)
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • estratto di vaniglia
In una ciotola mescolare insieme la farina, il cacao, il bicarbonato e il sale.

Con le fruste elettriche montare bene il burro con lo zucchero finchè il composto non diventa chiaro e spumoso (più o meno 5 minuti di orologio). Aggiungere un uovo alla volta, sempre continuando a montare con le fruste.
Trasferire il composto in una ciotola ed unire 1/3 degli ingredienti secchi e metà del buttermilk (o dello yogurt) mescolando bene con una spatola.
Unire un altro terzo di ingredienti secchi, il resto del buttermilk e l'estratto di vaniglia e continuare a mescolare.
Amalgamare infine anche l'ultimo terzo.

Versare il composto nella tortiera, sopra al topping e cuocere per 45-50 minuti a 180°.

Appena tirata fuori dal forno rigirarla immediatamente sul piatto da portata, e lasciarla così per qualche minuto, in modo che il caramello coli tutto sulla torta.
Far raffreddare completamente e servire.



4 commenti:

  1. la casa alla quale sono rimasta più legata è quella che ha visto me e mio marito agli albori della nostra storia,diciotto anni fa.Piccola piccola,ammobiliata,con una pizzeria che dava con qualche finestra nel mio cortile.e la sera non respiravi per l'odore di fritto.Lì abbiamo convissuto,titubanti e guardinghi.Lì abbiamo deciso dopo un mese di convivenza che eravamo un'unica anima e abbiamo deciso di sposarci.Lì ho sperimentato le prime ricette,gli ho tirato un piatto in testa,lì' vivevo con la mia gatta Birba.ora lei non c'è più,al suo posto c'è una splendida siamese,di case ne ho girate altre e tutte più belle più comode...ma la prima non la dimenticherò mai.Perdonami la lunghezza del mio commento ma mi hai smosso qualcosa nel cuore!
    Ti abbraccio
    monica

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    1. La prima casa, per quanto scomoda e incasinata, pe qualche motivo rimane nel cuore, me ne sto accorgendo in questi primi giorni di lontananza...
      Grazie del tuo commento Monica, non hai idea del piacere che mi ha fatto!!!

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  2. Dicono sempre che quando si chiude una porta si apre un portone..è molto bello quello che scrivi della tua "vecchia" casa ma ti auguro che il futuro ti porti un sacco di felicità nella nuova casa!
    E finalmente basta scatoloni in bilico! ;-)
    La ricetta è sempre bella come sempre..Oggi è il compleanno del nostro blog, me ne prendo una fetta immaginaria per metterci sopra una candelina e festeggiare! =)
    Buona giornata!
    Bisu

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  3. Tanti auguri (un po' in ritardo, ma spero che capirai...)!!!! Finalmente gli scatoloni non sono più in bilico, e pian pianino si stanno diradando....
    un bacio

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