lunedì 22 aprile 2013

Pancakes e l'ospite dOTTO

Una settimana calda, solare,
di quelle che ti fanno ammucchiare i maglioni nei cassetti,
e tirar fuori le polo a maniche corte,
le camice leggere,
il trench primaverile...
Venerdì sera invece iniziano i tuoni,
la pioggia e l'immancabile freddo.
Il melograno appena piantato nel giardino si piega sotto la violenza del vento,
e io e il verdurofobo siamo costretti a correre fuori a raddrizzarlo.
Nel tornare in casa una scena straziante ci appare davanti agli occhi.
Otto, terrorizzato dai fulmini e completamente zuppo d'acqua,
gratta impaurito alla porta finestra dei suoi affitto-padroni,
chiedendo disperatamente asilo.
Il tempo di scambiarci due occhiate
e siamo già sul pianerottolo a bussare ai nostri dirimpettai.
Chiediamo gentilmente se possiamo invitare Otto a giocare con Keira,
come se fossimo due un po' eccentrici che non sanno cosa inventarsi per far giocare il cane.
Ottenuto l'assenso, corriamo a prendere il povero pelosone,
e lo portiamo in casa per asciugarlo un po'.
Lui è completamente disorientato,
sembra quasi che una casa dal di dentro non l'abbia mai vista.
Si lascia asciugare con un grosso asciugamano
e ci guarda interrogativo
come a dire "Cosa ci faccio qui?".
Gli porgo qualche biscotto,
giusto per fargli ricordare chi siamo,
quelli dei canestrelli e della cagnolina matta...
Lui è ancora inquieto,
sembra cercare qualcosa,
e indica la porta finestra...
Una volta aperta lui si tranquillizza,
il giardino, unico punto saldo della sua esistenza, è a portata di occhio.
Rimane sdraiato davanti alla finestra aperta,
contento e dispensando grandi sorrisi.
Chi non appare molto divertita è Keira,
gelosissima dei suoi pupazzi, delle sue ciotole,
anche un po' del suo pavimento,
che continua a saltellare in giro come una molla
per controllare la situazione.
Dopo aver mangiato, preparo la cena anche ai due pelosi,
mentre il verdurofobo mostra la casa all'attento ospite.
Lui annusa tutto educatamente,
senza neppure tentare di marcare il territorio,
si sofferma un po' sul materassino di Keira,
un po' scandalizzato all'idea di un cane che dorme in casa...
Un po' di riso bollito condito con scarti di pollo e un pezzettino di lasagna avanzata
sembrano essere per lui una cena luculliana,
mangiata con calma e regalità mentre io e il verdurofobo cercavamo di evitare che Keira, finita la sua cena, si offrisse di spazzolare anche quella dell'ospite.
Dopo cena, avendo smesso di piovere,
è stato il turno della corsa in giardino,
pazza e liberatoria come solo i cani e i bambini sanno fare.
E proprio mentre stavamo discutendo su cosa fare,
su con che cuore potevamo riportarlo al suo solitario giardino,
Otto, come un ospite educato, ha chiesto di tornare a casa sua.
Perché dopo anni passati in quel giardino,
quel posto è l'unica cosa cosa che lui possieda,
l'unica che gli sia stata davvero fedele.
Nessuno stupore che non si fidi molto delle persone.
Gli piacciono, ma non le capisce,
non capisce le carezze, le pacchette sul torace,
sa che le persone vanno e vengono,
ma che in genere non restano.
E' triste ciò che si può leggere negli occhi di un cane.

perché ho voluto raccontare questa storia?
perché mi ha colpito, perché credo che la fedeltà,
un valore oggi considerato di poco conto,
un valore da sfigati in un mondo che considera la monogamia una cosa sorpassata,
sia invece una cosa importante,
e che se non si riesce ad essere fedeli neppure ad un essere indifeso come un cane,
a rispettarne i bisogni e i sentimenti,
allora, forse,
sarebbe il caso di rivedere un po' la scala delle proprie priorità.


Un piatto semplice,
non troppo pesante ma gustosissimo,
un classico.
Il sabato, unico giorno in cui ci concediamo una bella dormita fino a tardi,
quando appena alzati un piatto di pastasciutta farebbe fatica ad andar giù,
ci concediamo un piccolo brunch,
con tisana, pancakes e mele.
Il verdurofobo ci aggiunge anche la nutella o la marmellata, che pare si sposino benissimo con queste frittellone...
Li dedico a mia sorella che era una vita che mi chiedeva di fargliele...



Pancakes con le mele
(per 2 persone)

  • 100g farina (io la Mix It)
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaino lievito per dolci (senza glutine per me)
  • un pizzico di sale
  • 1 tuorlo
  • 1 albume
  • 100g yogurt (magro)
  • poca acqua
  • burro (meglio se chiarificato)

  • 1 mela
  • succo di 1 limone
  • succo di 1/2 arancia
  • 3 cucchiai di zucchero
  • cannella

Iniziare a preparare la mela: sbucciarla e tagliarla a tocchetti piccoli.
Irrorarla con il succo di limone e quello d'arancia, e condire con lo zucchero e un po' di cannella a piacere. Lasciar macerare.

In una ciotola mescolare la farina con il lievito, il tuorlo d'uovo, lo zucchero, il sale e lo yogurt. Aggiungere un po' di acqua finché il composto non è cremoso.
Montare a neve ferma l'albume e amalgamarlo al composto stando attenti a non smontarlo.
In un pentolino da crepes scaldare una "nocciola" di burro e versare due cucchiaiate di composto.
Aiutandosi con una spatolina dare una forma rotondeggiante e cuocere finchè il lato superiore non è sodo e leggermente bucherellato. Girare e rosolare anche l'altro lato senza bruciacchiarlo.
Se usate burro non chiarificato conviene sostituire il burro bruciacchiato con altro fresco tra un pancake e l'altro.
Servire i pancakes con una generosa cucchiaiata di mele e con il loro sughetto.



2 commenti:

  1. Che dolci siete stati con Otto... E capisco la reazione di Keira perchè i miei cani sono uguali! Credo che ci siano tante persone che dovrebbero rivedere la scala delle proprie priorità...

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    1. Grazie mille, lo accetto con piacere!!!
      un abbraccio

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