mercoledì 3 aprile 2013

Vecchiette cattive e trecce riciclate

Pasqua. * *
A Natale si dice "siamo tutti più buoni",
si dirà anche a Pasqua?
No.
Ve lo dico io.
Non tutti.
LEI no.
LEI non lo è neanche a Natale,
neanche a Capodanno, Carnevale,
neanche all'Epifania,
LEI.
Oramai una presenza fissa della Pasqua.
Ai pranzi in famiglia,
al di là dell'enorme tavolata,
al di là degli stuzzichini
e di quella soffice ciambellona con le uova sode
che io ho solo potuto guardare,
al di là c'era LEI.
LEI,
così anziana e così piccina,
così sottile e fragile,
come un piccolo e delicato piatto di porcellana fine.
La pelle bianchissima e le gote rosse,
una voce flebile e pacata,
quasi un sussurro.
Non può non ricordare le nonnine delle fiabe,
quelle sempre buone e gentili con tutti,
quelle che preparano mantelline rosse per le nipoti...

Poi,
per caso,
qualcuno dei flebili sussurri di LEI giunge al tuo orecchio,
sussurri che parlano di arabi che bruciano all'inferno,
di campi rom che sarebbero da prendere a fucilate,
di stranieri da deportare...
Tu la guardi un po' stranita..
Avrò sentito male..
Avrò sicuramente frainteso...
Probabilmente è RadioNeoNazismo che ha intercettato per sbaglio le mie onde acustiche...
E invece LEI continua
con gli occhietti che si infervorano
per ogni "infedele" che muore nei suoi racconti...
Di contraddirla non se ne parla...

L'ovetto di Pasqua senza glutine
è andato giù un po' amaro...

Un po' amaro è stato anche il taglio della treccia,
sì, la famosa treccia,
quella che doveva segnare la mia rivincita...
Ebbene, all'ultimo sono stata un po' codarda,
e ho modificato l'impasto..
ho voluto andare un po' più sul sicuro..
Risultato?
Appena sfornata era bella, buona
e, dopo averne staccato un angolino,
ho potuto constatare che era anche soffice...
EVVAI!!!
La mattina dopo (l'avevo sfornata a mezzanotte)
la scarto dalla pellicola con cui l'avevo amorosamente avvolta
e...
secca e dura
come se avesse minimo un mese...
Ok, Treccia,
Trecciolina seccolosa,
per ora siamo 2 a 0 per te...
ma alla fine l'avrò vinta io!!!!

La ricetta della treccia non la metto...
a meno che qualcuno non sia interessato
ad una bella treccia di pane dolce
da mangiarsi alla svelta
prima che si secchi irrimediabilmente...
Tuttavia grazie alla santa Arabafelice
(che fra un po' mi citerà in giudizio
per tutte le ricette che le copio)
la treccia è diventata pudding....
Avvolte da una bella cremina e da zucchero di canna,
anche le stoppose fette di treccia fanno la loro figura!!!

n.b. la dimensione della teglia, o la quantità degli stampini monoporzione dipende da quanta treccia/pane/panettone/colomba avete da riciclare....



Pudding di treccia stopposa
(dell'Arabafelice)

  • 4 uova
  • 500 ml panna fresco
  • 500 ml latte fresco
  • 150 g zucchero
  • scorza grattuggiata di 1 arancia
  • 2/3 cucchiai zucchero di canna
  • fette di pane/panettone/colomba/treccia....

Scaldare in un pentolino la panna con il latte.
Una volta portati a bollore, spegnere il fuoco e aggiungere la scorza d'arancia.
In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero.
Una volta ben amalgamati versare il composto nel pentolino con il latte e la panna.
Far cuocere a fuoco medio-basso per 5 minuti mescolando spesso. (non preoccuparsi se il composto risulterà un po' liquido)
Foderare una piccola teglia (o degli stampini monoporzione) con le fette di treccia (nel mio caso) tagliate a pezzettini piccoli. Versarvi sopra qualche mestolo di crema in modo da coprirli.
Ricoprire un altro strato di pezzettini di treccia e versarvi sopra altra abbondante crema.
Spolverizzare la supeficie con lo zucchero di canna.
Far cuocere in forno a bagnomaria per 35-40 minuti (per il mio forno 50..) a 160°.
Lasciar raffreddare completamente e...servire.


4 commenti:

  1. Ahahahahah!!!
    La vecchina pasquale!
    :-)

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  2. Capitano certi soggetti capitano! Fortuna che io non la prendo Radio neo Nazismo!!!:-D
    per la treccia ognuno di noi ha i suoi cavalli di battaglia sfigati...io ne ho una intera serie!!! Pazienza prima o poi ci rifaremo noi!!!
    alice

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    1. Ah sì...a questo punto è una questione di principio..sfornerò treccie a flusso continuo finchè non mi soddisferanno!!!
      un abbraccio
      sara

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